Lo scorso weekend il nostro master si è trasferito a Roncade (TV) per partecipare ad H-Ack Travel. Ecco la cronaca della nostra Carlotta.
Partenza da Siena, sosta a Firenze e poi via: MCI 2014 é on the road per vivere l’esperienza dell’H-ACK Travel.
C’é solo una domanda che accomuna tanto me quanto i miei colleghi: come possiamo essere utili? Quanto questi progetti hanno bisogno di noi?
Arrivati a Roncade (TV), si viene da subito a contatto con la terra. Non è una metafora: H-Farm, infatti, è uno splendido complesso moderno circondato dalla campagna veneta. Da quella terra nasceranno idee, progetti, schemi, ed è su quella stessa terra che tutto ciò è destinato a crescere.
H-ack travel è una maratona di 24 ore che unisce esperti di marketing, developers e designer con l’intento di creare, a partire dai brief presentati dalle aziende partecipanti, dei progetti che contengano le migliori soluzioni digitali richieste. Le aziende in questione erano Costa Crociere, Wish days, Bravo Fly, Vela SPA.
Ci siamo ritrovati a dover proporre noi stessi come marketer (con tanto di spilletta e pass!) ed entrare a far parte di un vero e proprio team di lavoro che avrebbe dato il meglio di sé nel corso di questa entusiasmante maratona.
Inserirsi nei gruppi è difficile, bisogna “vendersi”, vendere il proprio talento, le proprie conoscenze e perché no, anche i propri dubbi, metterli a servizio degli altri e lavorare insieme per giungere, con fatica, passione, energia e tanti caffè alla soluzione che possa essere quella vincente.
Affrontare 24 ore di lavoro non è mai semplice e diventa ancora più difficile se il team non è affiatato: è proprio così che è andata per alcuni di noi, ritrovatisi in team con competenze troppo spostate sul marketing senza il supporto di designer e sviluppatori.
Ovviamente nessuno era partito per vincere ma per “farsi le ossa” e da questo punto di vista l’esperienza è stata veramente formativa sia per quanto riguarda lo sviluppo delle nostre professionalità, sia a livello personale: incomprensioni, divergenze, antipatie ma anche comunione d’intenti, spirito di squadra e l’instaurazione di forti rapporti interpersonali in un battito di ciglia.
Contest notturni, gym pitch, occhiaie, facce sconvolte, corpi addormentati ovunque. E poi tensione, risate, adrenalina e soddisfazione: tutto questo è un H-Ack. Alla fine l’unico vincitore della nostra classe di master è stato Alessandro, che con il suo gruppo ha vinto il premio assegnato da Travel Appeal. Il premio è di quelli che ti possono cambiare la vita: la possibilità di partecipare ad H-Camp e fondare un’impresa digitale. Anche Chiara riporta a casa qualche gadget grazie al contest che l’ha vista primeggiare come twittera più rapida a scrivere – è lei il dito più veloce del West!
Sull’autobus che ci riportava in Toscana abbiamo scambiato impressioni e giudizi sull’evento. Alcuni lo hanno definito stimolante, altri produttivo, altri ancora sorprendente. Certo, H-Ack è stato questo e molto altro. In tutti, però, è netta la sensazione che un tale carico di esperienze e di conoscenze sarà assolutamente prezioso nel nostro percorso sia professionale sia, soprattutto, personale.
Grazie mille, H-FARM. E Arrivederci! 😉