Circa trecento iscritti e oltre il 90% di placement: bastano questi due dati a rendere conto della quantità e della varietà dei percorsi professionali che, in questi anni, sono stati avviati – o consolidati – grazie a MCI. Molti di questi ex studenti ci rendono davvero orgogliosi della strada che hanno fatto nel mondo del lavoro e, tutte le volte che possiamo, li invitiamo in aula a presentare testimonianze aziendali su specifici ambiti della comunicazione d’impresa. Ecco, proprio per valorizzare questa ricchezza di profili e di esperienze, abbiamo deciso di istituire, insieme al nostro partner InTarget, il Premio InTarget per la Comunicazione d’impresa.
Premio che quest’anno è andato a Valentina Biagini, che ha frequentato la seconda edizione di MCI e ora è Direttrice della Comunicazione del Gruppo farmaceutico Chiesi.
Ecco alcuni stralci del suo intervento in occasione della consegna del premio avvenuta nel corso dell’ultimo MCI DAY.
L’iscrizione a MCI, per me, ha significato intraprendere un percorso di profondo cambiamento. Nei mesi in cui frequentavo il master alcuni argomenti mi sembravano ostici, eppure mi appassionavano – penso alla semiotica. Altri mi sembravano lontani dalla mia esperienza quotidiana di lavoro – allora mi occupavo specificamente di comunicazione interna –, eppure, mano a mano che passavano i mesi e, soprattutto, negli anni successivi al conseguimento del titolo, tutto è diventato più chiaro, il disegno complessivo della comunicazione d’impresa ha preso corpo di fronte a me. Ecco, questo io lo devo a MCI, alla varietà dei saperi con cui mi ha messo in contatto, alle decine di docenti e professionisti che ha portato in aula, alla qualità delle testimonianze aziendali a cui mi ha permesso di assistere.
Oggi, purtroppo, impera la convinzione che tutti possano comunicare. Visto che tutti siamo su Facebook a discettare su ogni ambito dello scibile umano, visto che in pochi minuti si può aprire un blog, vi è la percezione – devo ammettere, anche nel mondo aziendale – che tutti si possano occupare di comunicazione. E invece non è così: la formazione è fondamentale. Ed è, tra l’altro, in un settore come il nostro che cambia alla velocità della luce, una formazione continua. Ebbene, a MCI si impara ad imparare, si acquisisce un metodo per aggiornare le proprie conoscenze e competenze in base alle esigenze del proprio contesto professionale. E questa è la sua ricchezza più grande.