All’interno della nostra posta elettronica c’è una casella che abbiamo nominato “customer & placement”. E’ una sorta di archivio delle lettere che, negli anni, gli ex studenti del master ci hanno scritto per comunicare i loro sviluppi professionali o, semplicemente (si fa per dire), per ringraziarci per tutto quello che abbiamo fatto. Ora, anche la mail di Paola Leo sarebbe dovuta finire, in maniera pudica, nella casella in questione. Se abbiamo deciso di pubblicarla è perché ci sembrava l’occasione giusta per ringraziare tutti quelli che ci hanno scritto in questi anni – per noi è il riconoscimento più prezioso -, ma, soprattutto, perché l’esperienza di Paola ci è sembrata paradigmatica di un approccio corretto da tenere rispetto a questo periodo di formazione e degli effetti che ha, nel lungo periodo, nel proprio percorso personale e professionale.
«Ciao ragazzi,
vi volevo raccontare un episodio che mi ha visto come protagonista alcuni giorni fa. Non ve l’ho detto prima perché mai come stavolta ho fatto gli scongiuri affinché tutto andasse bene.
L’ente con il quale collaboro, in mancanza di un docente di social media marketing disponibile per una data ravvicinata, ha chiesto a me di tenere una giornata formativa di introduzione al mondo del SEM.
In poche notti ho dovuto dare vita a una vera e propria lezione di 4 ore. Avrò dormito 10 ore in una settimana, ma alla fine l’ho spuntata.
Superata la paura iniziale di un progetto per me così importante, mi sono immersa con tutte le forze che mi rimanevano nella sua realizzazione. Tramite post su Facebook sponsorizzati e un rapido passaparola all’interno dell’ente, in meno di tre giorni si sono iscritte 15 persone. Più aumentavano gli iscritti e più sentivo gravare su di me la responsabilità.
Dopo aver passato un bel po’ di tempo sulle PREZIOSE slide relative al Public Speaking (che MCI sia benedetto per quelle lezioni), ho creato una presentazione in ppt.
Non so se sia stata la mia innata incoscienza nei momenti di tensione o l’enigmatico volere del destino, ma la mattina della lezione sono arrivata con una tale calma e sicurezza che anche i ragazzi con cui sono solita lavorare durante la settimana non riuscivano a spiegarsi.
La faccio breve: “lezione” andata bene, schede di valutazione su di me e sulla giornata formativa con giudizi che oscillavano fra l’entusiasmo, la scoperta e l’apprezzamento.
Mi hanno chiesto le slide, qualcuno anche sollecitandomi, visto che fino a ieri pomeriggio non le avevo ancora mandate.
Bene, ti sto raccontando questo non certo per darmi delle arie – personalmente ho provato così tanto pudore che ho condiviso solo su Facebook un timido link di promozione – ma, al contrario, perché mi sento in dovere di ringraziare.
Ringrazio il master, tutti i docenti che ne fanno parte, ogni singolo secondo delle lezioni, ogni volta che, in modo non correlato ai momenti in aula, venivo a sapere di quel particolare sito, quel link, quella storia, quella campagna. Quel tutto.
Quando si dice “digerire le esperienze”, ecco, niente più e niente meno di questo. C’è voluto un po’ di tempo, ma ora i benefici di quei mesi passati a Siena sono chiari. Quello che ne ho ricavato è finalmente nella mia testa, sotto le mie dita, nei toni della mia voce.
Grazie quindi. Grazie davvero
PS. Nella scheda di valutazione era chiesto di esprimere il proprio interesse per un eventuale corso di 40 ore sul web marketing. 15/15 hanno risposto sì. E mi sa che, almeno una parte, continueranno ad affidarla a me. Questa notizia, però, la digerirò a tempo debito :)»
Grazie a te, Paola. E in bocca al lupo per tutto!