Pubblichiamo il post di Mirella Marigliano, partecipante alla sesta edizione del Master.
Se è vero che una rondine non fa primavera, c’è da dire che il celeste e simpatico uccellino “twitteriano” è ormai un vero e proprio must per tutte le stagioni!
È dai tempi di Biancaneve che si voleva imparare a “fischiettar”: ebbene, abbiamo fatto grossi progressi e oggi “cinguettiamo” che è una meraviglia.
In un mondo dove è sempre più difficile inseguire i propri sogni, ci si butta all’inseguimento dei VIP che, però, all’interno di Twitter, si traduce in richieste continue di “retweet” e “re-follow”.
Tormentone o vero e proprio tormento?
Certo è che Twitter rappresenta sempre più una vetrina per i personaggi dello show business e, se la popolarità ha un prezzo, i VIP sono disposti a sopportare le sevizie più disparate e più disperate.
Ad affiancare questa sorta di “stalking virtuale”, c’è lo “stocazzamento”. Il fenomeno, a mio avviso, è solo un altro esempio di come una certa dose di scurrilità si sia ormai affermata sia in TV (pensiamo alla Mara Maionchi oppure alla nonna Rosetta di Uomini e Donne) che sul web, Twitter incluso ovviamente.
Ormai la TV più che una gabbia di matti è una gabbia di uccellini (matti) che migrano nel nido di Twitter.
Così il territorio vergine twitteriano è stato invaso e già in parte monopolizzato dai ben noti personaggi mediatici che non si cibano certo di mangime per uccelli ma – molto peggio – si cibano di popolarità: in pratica, Twitter funge ormai da cassa di risonanza.
La mia speranza è che ci sia ancora qualcuno che, come me, preferisce inseguire i propri sogni anziché inseguire Alfonso Signorini e i suoi 213.000 followers.
Mirella Marigliano
1 Commento
I commenti sono chiusi.
Come trasformare uno strumento di condivisione in una perdita di tempo colossale. Bel post Mirella. Fa riflettere il fatto che ci sia gente che si piazza su Twitter per seguire il “VIP”. Gli stessi che fanno le vacanze in Costa Smeralda temo.