Fra i compiti imprescindibili di un master che si rispetti vi è il monitoraggio costante dei percorsi professionali dei suoi ex iscritti e il grado di soddisfazione che, anno dopo anno, viene tributato al corso. MCI fa questo fin dalla sua nascita. E i risultati sono sempre molto lusinghieri.
L’ultima indagine, che ha riguardato coloro che hanno frequentato le aule del San Niccolò dalla sesta alla decima edizione, ha fatto emergere, in confronto alla precedente rilevazione, un ulteriore aumento della percentuale di placement. Un trend positivo che conferma quanto il progetto formativo MCI sia valido ed efficace.
La percentuale di occupati, infatti, è del 93%. Il dato è ancora più soddisfacente se si pensa che, essendo il nostro un master di primo livello, a cui si può accedere quindi anche con un titolo di laurea triennale, dei pochissimi ex partecipanti che hanno dichiarato di non lavorare, alcuni non hanno nemmeno cercato lavoro, perché hanno deciso di proseguire il proprio percorso formativo iscrivendosi a corsi di laurea magistrale o ad altri corsi utili per ottenere un’ulteriore qualifica professionale (è il caso, per esempio, di un nostro ex studente che si è iscritto a una scuola di giornalismo).
Non solo ma, di quest’altissima percentuale di occupati, il 77% lavora proprio nell’ambito della comunicazione d’impresa. Un dato, quest’ultimo, che, da solo, conferma e dà credito alla missione stessa del master: formare dei profili professionali che siano in grado di gestire strumenti di marketing e comunicazione sempre più sofisticati e innovativi, in linea con le esigenze delle imprese che, oggi più che mai, sono alle prese con le profonde trasformazioni imposte dall’affermazione di nuovi modelli di consumo e dallo sviluppo incessante dei media digitali.
A conferma di ciò il fatto che i settori del marketing e della comunicazione dove si registra la maggiore crescita di occupati fra coloro che hanno frequentato MCI sono proprio il marketing e la comunicazione digitale (31%). Stabile invece, rispetto all’ultima rilevazione, la percentuale di occupati nelle Relazioni Pubbliche, nelle attività di comunicazione interna e nell’organizzazione di eventi.
Lo studio ha indagato anche la posizione occupata dagli ex iscritti all’interno delle diverse strutture organizzative e il tipo di rapporto di lavoro. Ebbene, a fronte di un 58% di ex iscritti che hanno un rapporto di lavoro dipendente (il 38% degli intervistati ha dichiarato di avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato), si segnala la percentuale non indifferente di coloro che svolgono una funzione di management (21%) e di quanti hanno avviato un’attività di lavoro autonomo (17%).
Questi risultati, già di per sé molto incoraggianti, sono avvalorati ulteriormente dall’altissimo grado di soddisfazione complessivo registrato. L’81% degli ex iscritti sostiene, infatti, che MCI ha influito positivamente sul proprio percorso professionale. Non a caso l’87% degli intervistati ha dichiarato che, se tornasse indietro, si iscriverebbe nuovamente al corso, mentre la percentuale di coloro che consiglierebbe (o ha già consigliato) il master è del 90%.
Secondo Maurizio Masini, direttore di MCI, «questi dati, insieme alle belle parole che molti dei nostri ex studenti hanno espresso nel corso delle interviste, danno il senso più profondo al lavoro che facciamo. La soddisfazione, tuttavia, per me e per tutto lo staff che lavora al master, non è solo personale. Gli alti tassi di occupazione e di customer satisfaction, infatti, dimostrano come l’offerta formativa del Master in Comunicazione d’impresa sia in grado di rispondere alle esigenze del mondo delle imprese e si confermi, anno dopo anno, all’altezza delle aspettative degli studenti e delle famiglie che hanno deciso di investire nel nostro corso. Il fatto stesso che quella che sta per iniziare sia la tredicesima edizione è un’ulteriore conferma, in un settore ipercompetitivo qual è quello dell’alta formazione post laurea, della bontà e della strategicità della nostra proposta formativa.»